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LIBRO 29/19

Mi sono accorta adesso di non aver scritto neppure un post natalizio, a dire il vero è da parecchio che non scrivo. Il mese di dicembre quest’anno , più del solito, è passato velocemente. Nessuno me ne voglia, non volevo essere sgarbata; spero abbiate passato delle vacanze natalizie meravigliose …. o almeno vacanze. Eh già perchè in questo iperbolico consumismo dicembre per commessi e negozi tutto è tranne che facile da passare ( si lo so che grazie agli acquisti natalizi il commercio fa un po’ festa ma so anche che gran parte delle cose che si comprano spesso non servono e rientrano nella categoria quisquiglie).

Anche la lettura ne ha un po’ risentito, complice il tempo passato ai fornelli o tra le braccia di qualcuno, ho preferito fare altro ….anche al lavoro.

dove si nasconde l’amore

L’ultimo libro di quest’anno ( lo so è un peccato non essere arrivati a 30 ma dubito fortemente di riuscire a portarmi a casa anche solo un libercolo in due giorni) è un libro che racconta la storia di una donna … una madre e il dolore che vive per diventarlo… è la storia del dolore delle donne cui nasce un figlio prematuro e passano il tempo in ospedale, inconsolabili ma forti come rocce.

Ecco non spoilero nulla se non che questo è davvero un libro denso di emozioni , descritte come se le potesse sentire anche il lettore… un libro per me anche un po’ duro… sentire questo dolore mi fa pensare che io non ne sarei capace, forse è per questo che non sono madre chi lo sa: di certo le emozioni di queste pagine ti trascinano in un mondo ancora troppo nascosto. Ecco si intitola “Lo spazio bianco” quello spazio che si frappone tra una madre e la possibilità di abbracciare il figlio.

Consiglio a tutti di leggerlo, non è molto lungo ed è scritto in modo veramente scorrevole e piacevole nonostante la durezza del tema.

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LIBRO 28/19

Presa dall’enfasi del libro precedente ne ho iniziato immediatamente un altro cercando di non perdere tempo su internet in treno; risultato sono riuscita a finire anche questo. Ho scelto un romanzo che dalla quarta di copertina aveva il sapore di quel fil d’amore che guardo quando sono stanca.

queste settimana sono state piene di lavoro mentale ma soprattutto piene di lavoro personale che spero dia i suoi frutti presto. Il libro è corto e assolutamente scorrevole. La storia racconta di due sorelle che nella vita hanno scelto strade diametralmente opposte. Una ha deciso di rimanere in Italia per la famiglia, la seconda ha scelto il lavoro e la carriera a Parigi; ad un certo punto si trovano in un piccolo paesino dell’umbria per volere del testamento ella nonna che aveva una pasticceria quando loro erano bambine e gliela lascia alla sua morte.

la trami si incentra completamente sulla differenza emotiva delle due sorelle e sulle implicazioni delle loro scelte passate sulla vita di entrambe. Il libro si legge in fretta di certo non ti lascia un segno indelebile … mi ha disturbato un pochino il fatto che all’alba del 2020 ancora si scrivano libri in cui la vera problematica delle donne sia scegliere la famiglia o il lavoro … cioè mi pare che scrivere queste cose rafforzi una certa visione moralista di genere.

Comunque un libro carino ma francamente 15 euro non li spenderei per comprarlo. La parte carina è quella in cui emerge la vita della ragazze e il loro rapporto anche nel periodo dell’infanzia.

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PASSEGGIATE IN CENTRO

Come spesso accade siamo talmente presi da eventi in grandi città o pubblicizzati sui social che rischiamo di perderci quelli vicini a casa. Domenica io e Silvio (evento epocale) abbiamo fatto un giro ai mercatini di Pinerolo siamo rimasti stupefatti dal bel lavoro fatto … il centro è romantico e rilassante, mi è davvero piaciuta l’atmosfera che hanno creato.

Devo dire che in quest’ultimo anno il centro cittadino ha cambiato decisamente volto riempiendosi e rivitalizzandosi grazie ad una serie di piccoli negozi creativi con un sottile e particolare gusto estetico.

emozioni domenicali

Mi ha super colpito l’area allestita nel teatro dedicato proprio agli artigiani, artigiani che seguo su IG e vedere dal vivo le loro meraviglie è stato davvero emozionante vi invito, se amate il genere, e come si fa a non amarlo, a fare un giro in centro questo week end perché per i regali di Natale non si può proprio non andarci.

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LIBRO 27/19

Accidenti arriva a fine anno un libro che mi sento assolutamente di consigliare per le vacanze Natalizie; è stata una sorpresa davvero inaspettata, un autore, Matteo Bussola, che non avevo mai neppure sentito.

adorabile

Anche in questo caso una copertina bellissima e un titolo che con la sua dolcezza ha stuzzicato la mia immaginazione “notti in bianco, baci a colazione”. Un libro composto da capitoletti brevissimi che sono degli scorci di vita familiare brevissimi che ti fanno andare a dormire con la dolcezza nel cuore e che in treno più di una volta mi hanno stampato un sorriso 44 denti sul viso.

Insomma un libro scorrevole, dolce ma non melenso che raccontala vita di un papà alle prese con le tre figlie e la moglie e tre cani e un lavoro non riconosciuto e con delle scelte criticate…insomma la vita di tutti ahahah.

Mi è davvero piaciuto tanto, mi è spiaciuto averlo finito avrei voluto ci fosse un volume due … tranquillizzerei i grinch del sentimentalismo che non è un libro da latte alle ginocchia …ve lo dice una che non ama troppo i salamelecchi emotivi … Che dire se avete ancora un regalo da comprare potrebbe essere la soluzione

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Immacolata

Aspetto la mattina dell’Immacolata tutto l’anno; credo da sempre o almeno da quando la mia corteccia cerebrale ha iniziato a conoscere il concetto di tempo, questa giornata per me ha sempre quel sapore di colori, biscotti e aghi di pino di plastica. Sono nata in una famiglia in cui fare l’albero è una tradizione e pure il presepe…. una è tradizione femminile l’altra maschile. Mia madre si è sempre occupata dell’albero di Natale e di decorare la casa e in questo è sicuramente una campionessa di creatività.

Da lei ho imparato le regole generali per costruire un albero diciamo omogeneo e ogni pallina che lo decorava portava con se un ricordo o un significato particolare. Quando facevamo l’albero non c’era Istagram e non mi ricordo fosse così pressante l’ansia del … quest’anno lo faccio rosa, bianco azzurro… l’albero di Natale portava con se i ricordi del Natale precedente; non era necessario che fosse omogeneo o bello l’importante è che fosse super colorato ed illuminato. L’albero a casa mia non si è mai fatto prima , badate bene io non sono certo un purista delle tradizioni anzi… ma proprio ieri pensavo a quanto sia bello vedere le case illuminate dall’8 dicembre …. non lo so per me è un segnale del tipo “sciogli le trecce alle renne” fiato alle trombe ” ci siamo!!!” iniziare a prepararlo prima mi da l’idea di un illusione. Io credo che ormai tutto si possa fare anche con ciò che è simbolico, occorre però aver presente il significato che diamo alle cose .

Aspettare quel giorno da bambina era frustrante…ma la gioia che vivevo quella mattina di colori nastri e ghirlande … il profumo di biscotti in forno e la solita cassetta di canti Natalizi mi ha allenato alla consapevolezza che per le cose belle bisogna saper aspettare. Allenarsi ad aspettare, ad avere pazienza allena un po’ ad accettare la ciclicità della vita che ci vengono insegnate anche dalla natura. Con questo pippone non vorrei sembrare una squilibrata che critica chi fa l’albero il primo di dicembre o le città che si illuminano da metà novembre o i negozi che si addobbano di panettoni praticamente appena passato Halloween …era una semplice riflessione.

Stamattina mi sono alzata e in pigiamone di pile versione super sexy ho acceso la playlist Merry Christmas su Spotify ed ho iniziato a decorare la casa… quest’anno ci sono un po’ di differenze, ho deciso di non tirare giù l’albero ma di farne uno differente dai soliti. ho recuperato due bambù un po’ vintage da mio padre e ci ho messo una fila di lucine che ho preso su wish alcuni mesi fa, e niente lo torvo bellissimo anche se non è tradizionale: rispecchia un po’ il mio periodo “essenziale” in cui sto vivendo. Passerò le festività poco da me, molto in giro … ad esempio da mia sorella con la mia nipotina, non avevo quindi troppa voglia di tirare giù tutto il carrozzone e poi di ripulire il tutto il 7 gennaio. E poi diciamo a volte cambiare è bello , almeno nelle scelte estetiche che sono le più semplici….. ora guardo qualche serie tv a tema amore o Natale e poi esco per mercatini con mio marito che ha il medesimo spirito del Grich … speriamo di addolcirlo con coccolata calda con un metro di panna

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LIBRO 26/19

Ho finito il libro 26 l’ho scelto perchè la copertina era bellissima, una donna con un abitino rosso in bilico su un filo che sta in equilibrio tenendo in mano un ombrello rosso pure lui. Il filo è tenuto in sospensione da due colonne doriche. Insomma una copertina bellissima coi miei colori preferiti e sicuramente evocativa… e poi che diamine centra la felicità con le colonne doriche e l’equilibrio? vi dico cosa ho capito alla fine della lettura: la felicità è da ricercare nell’equilibrio tra le cosa e nella ricerca dobbiamo farci sostenere dalle nostre radici filosofiche; perchè la filosofia non è lontana dalle nostre vite come alcuni professoroni vogliono farci credere per tenercela lontana, la filosofia permea la nostra vita quando ci fermiamo a pensarla.

pensare allunga la vita

Detto questo …piccola pillola da lettore devo dirvi che il libro è veramente bello e ben scritto, si legge rapidamente ma non è assolutamente banale. La storia è questa: la protagonista viene lasciata dal fidanzato e deve traslocare in un nuovo alloggio. Mentre prepara gli scatoloni le viene un colpo di genio … affrontare l’elaborazione di questo cambiamento affiliandosi per una settimana a sei suole filosofiche elleniche scelte da lei. Che dire un viaggio bello simpatico e profondo… mai banale ma con un sapore davvero moderno nell’approccio alla filosofia.

Non sto di certo a riassumervi i contenuti del viaggio, non avrebbe molto senso anche perchè, credo, il libro ha significati e insegnamenti differenti in base agli occhi del lettore che lo sta leggendo. Un viaggio da Epicuro ai Cinici passando dagli Scettici agli Stoici… un bel libro da regalare a Natale perchè di felicità e gioia ne abbiamo sempre bisogno … riflettere su questi concetti e su quale sia la via per arrivare a provare quelle emozioni non è mai un occasione buttata in un periodo storico dove rischiamo di essere sempre contagiati da cattivi pensieri.