Mi sono accorta adesso di non aver scritto neppure un post natalizio, a dire il vero è da parecchio che non scrivo. Il mese di dicembre quest’anno , più del solito, è passato velocemente. Nessuno me ne voglia, non volevo essere sgarbata; spero abbiate passato delle vacanze natalizie meravigliose …. o almeno vacanze. Eh già perchè in questo iperbolico consumismo dicembre per commessi e negozi tutto è tranne che facile da passare ( si lo so che grazie agli acquisti natalizi il commercio fa un po’ festa ma so anche che gran parte delle cose che si comprano spesso non servono e rientrano nella categoria quisquiglie).
Anche la lettura ne ha un po’ risentito, complice il tempo passato ai fornelli o tra le braccia di qualcuno, ho preferito fare altro ….anche al lavoro.
L’ultimo libro di quest’anno ( lo so è un peccato non essere arrivati a 30 ma dubito fortemente di riuscire a portarmi a casa anche solo un libercolo in due giorni) è un libro che racconta la storia di una donna … una madre e il dolore che vive per diventarlo… è la storia del dolore delle donne cui nasce un figlio prematuro e passano il tempo in ospedale, inconsolabili ma forti come rocce.
Ecco non spoilero nulla se non che questo è davvero un libro denso di emozioni , descritte come se le potesse sentire anche il lettore… un libro per me anche un po’ duro… sentire questo dolore mi fa pensare che io non ne sarei capace, forse è per questo che non sono madre chi lo sa: di certo le emozioni di queste pagine ti trascinano in un mondo ancora troppo nascosto. Ecco si intitola “Lo spazio bianco” quello spazio che si frappone tra una madre e la possibilità di abbracciare il figlio.
Consiglio a tutti di leggerlo, non è molto lungo ed è scritto in modo veramente scorrevole e piacevole nonostante la durezza del tema.