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ritrovare noi stessi ….

La felicità di Emma” ho scelto questo libro al sondaggio del gruppo di lettura cui partecipo seduta a gambe incrociate su un comodo letto fornito di un caldissimo piumone con l’iuto della mia amica Alessia…. abbiamo letto la sinossi e non nego ci siamo fatte delle grasse e sono roe risate: pensa te un libro su una che cresce ed ama i maiali ah ah ah. Ho promesso ad Alessi che lo avrei letto e così è stato e non ho riso per niente.

Un libro che, anche in questo caso, non avrebbe assolutamente attirato la mia attenzione eppure è stata una piacevole compagnia estiva. Che dire di questo romanzo, di certo non ha il fine di rendere edotti su massimi sistemi politico sociali dell’epoca ma tratta di amore e ricerca di sè.

Emma è una giovane donna proprietaria di una fattoria in cui alleva animali in libertà e con tanto amore, nello specifico alleva maiali che uccide con le sue mani nel modo più amorevole possibile e ne lavora le carni per venderle. La fattoria è inserita in un contesto rurale dove Emma conosce tutti e aspetta che lo sceriffo, ostacolato da una madre troppo acida, si dichiari.

amore

Proprio mentre Sta pensando ad un piano B per salvare la fattoria dalla bancarotta , nel suo podere (precisamente alla fine di un dirupo) trova un uomo mezzo moribondo sbalzato da una Ferrari vicino ad un sacco di soldi, decide quindi di prendersi l’uomo i soldi e di bruciare l’auto.

Ecco da questo momento inizia la storia di una donna che riscopre la sua femminilità e l’amore per se stessa attraverso l’amore per un uomo che sa dovrà abbandonare perchè gravemente malato. Una bella storia di crescita e di rivalsa personale. Un libro che consiglio vivamente specie per i momenti in cui ci sentiamo mentalmente appesantiti.

Fa per te se:

  • ti piacciono le storie d’amore
  • ti piace vedere la rivalsa dei personaggi
  • ti piacciono i colpi di scena

non fa per te se:

  • sei parecchio vegan e la macellazione è un problema
  • non ti piacciono le storie d’amore
  • non credi nel colpo di fortuna
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IL SAPORE DELLE PAROLE

Ecco: contrariamente al libro di cui vi ho raccontato la scorsa settimana questo sarebbe di certo finito nella mia libreria. Innanzi tutto non so se avete visto la bellezza della copertina, dell’immagine scelta dei colori usati e delle parole impresse; peccato non possiate palpare la porosità del cartoncino. Quando l’ho preso in libreria l’ho portato a casa piena di aspettative, d’altronde ne avevo letto parole meravigliose quasi in ogni dove ….

Me lo sono coccolato per tutte le sue pagine, la Persia con i suoi colori, sapori e rumori mi ha accompagnata al lavoro per quasi tutto il mese. Mi sono persa nei racconti di Mona, nella descrizione delle donne della sua famiglia, ho riso per l’eccentrica nonna e pianto per la remissiva madre.

Un libro suddiviso in capitoli governati da un tema declinato dal sottotitolo; una delle sedici parole, un libro che trasuda nostalgia di casa, necessità di riscoprire le proprie origini ma che racconta anche il dolore di non sentirsi più parte di quel mondo, di quelle tradizioni: il dolore di non sentirsi più parte di qualcosa.

origini e famiglia

Il romanzo inizia con il viaggio che Mona e la madre fanno in Iran per il funerale della nonna, lì incontrano parenti…raccontano la defunta con gli occhi della memoria; Mona incontroa Ramin il suo amore tira e molla che la tiene legata e allo stesso tempo la respinge esattamente come accade per i sentimenti che la tengono legata al suo paese.

Un libro in cui le sedici parole ci guidano sapientemente dando una senso profondo alla storia di questa giovane donna che cerca il proprio futuro passando dalle ferite del passato.

Fa per te se:

  • ami le storie delle famiglie
  • ti piace il fascino dell’oriente
  • ti piace aprire vecchi forzieri di famiglia
  • non hai paura di cercare dentro gli armadi

Non fa per te se

  • non hai chiuso i conti con le tue origini
  • non ami i racconti di famiglia
  • ti annoi solo a sentir parlare di famiglia e ricerca

Questo è uno di quei libri che di certo rileggerò, non credo di averne colto appieno l’anima e la potenza, forse proprio perché quella delle origini è una tematica ancora troppo viva anche per me quindi non sono abbasta aperta per abbracciare le ferite di un altro.

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E’ QUASI MAGIA…

Mai avrei acquistato questo libro (o forse si per la bellezza del formato e della copertina , che nel caso di Keller ed. non delude mai) insomma voglio dire; anche leggendo la sinossi, probabilmente sarebbe rimasto li sullo scaffale per abbellire altrui librerie. Invece è finito dritto dritto sulla mia: complimenti alla coerenza direte voi; io vi rispondo “ho dato fiducia al mio gruppo di lettura” e non ho sbagliato.

Certo, partecipare ad un gruppo di lettura non vuol dire necessariamente tapparsi il naso e buttarsi a capofitto in una storia che non ci appartiene ma io credo che se decidiamo di parteciparvi è anche per avere nuovi stimoli, per aprirci a nuovi orizzonti e a nuovi autori…. insomma è un po’ una sfida; una specie di primo appuntamento non credete? Se vogliamo continuare a leggere gli stessi autori, camminare tra le vie sicure delle medesime narrazioni non abbiamo certo bisogno di un gruppo di lettura; per quello è sufficiente la più comoda poltrona di casa nostra e una valida luce notturna.

riflessioni

Bottigliette, mi ha fatto comunque simpatia ed è esteticamente bellissimo; anche la copertina, dopo la lettura acquista un nuovo significato.

Intanto il libro è ambientato nella Romania di Ceauşescu alla fine degli anni 70 (già per me questa sconosciuta … cioè quanto ne so io di Romania a parte lontani ricordi scolastici? ) e la protagonista, Alina, ha il potere magico di rimpicciolire le persone e rinchiuderle appunto in bottigliette. Alina insegna ed ha in progetto di distribuire un libro di matematica per studenti, è sposata con Liviu il libro racconta del loro amore dei loro litigi , di come si ama e si rimane assieme in un regime in cui la libertà non è contemplata. Alina è moglie di …. cognata di … figlia di… in quanto donna può essere prelevata, spiata, interrogata e violata proprio dal sistema cui è tenuta essere fedele.

A seguito di una serie di vicissitudini legate al cognato che fugge in occidente Alina e Liviu studiano un piano per seguirne le orme in modo da poter vivere liberi …. a contrastare i piani della coppia sarà proprio la madre della ragazza che troverà aiuto nella magica zia Therese.

In queste 232 pagine spesso il lettore si perde tra la violenta realtà e la surreale magia in cui vive questa famiglia, l’autrice riesce in un modo davvero originale a raccontare la brutture di un’epoca e, volendo, fa riflettere su cos significhi non avere libertà neppure nei sogni, ma soprattutto da alla protagonista la forza per arrivare dove vuole, per rinnovarsi e tornare alle origini per riconciliarsi con il passato?

Fa per te se :

  • sei un lettore curioso
  • ti appassionano le storie legate alla storia
  • ti piace essere riportato con forza sulla terra
  • ami i mondi surreali

Non fa per te se:

  • non ami uscire dalla routine
  • non apprezzi i romanzi ambientati nei periodi di regime
  • ti piacciono solo le storie che non scuotono
  • non credi un po’ alla possibilità della magia
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benvenuti

Un po’ di tempo fa ho cucito un fuoriporta grazie alle sapienti spiegazioni di Monica Di Le tricot Patchwork di Torre Pellice, nonchè dei suoi sapienti video. Tra i vari lock down (orrendi) che ci sono stati di certo chi ama la creatività e gli spazi in cui essa fluisce ha sentito enormemente la mancanza dei corsi in presenza. Per carità la tecnologia e lo shopping online hanno colmato alcune lacune ma nessun riunione su zoom può sostituire il clima che si crea tra creativi che si scambiano idee o imparano qualcosa di nuovo. Monica comunque si è studiata un progetto a pacchetti davvero interessante, si acquista un viaggio, due o tre…. mensilmente arriva il pacco con il materiale e un piccolo regalo hande made (very beautiful) dentro ci sono le spiegazioni per realizzare il tutto e partecipando al gruppo fb ci sono video e la possibilità di chiedere a lei consulenza su tutto. Ah dimenticavo, cosa non poco importante, i materiali sono di altissima qualità. Vabbè ma questo non è comunque un post pubblicitario anche se vi lascio il link del sito di Monica cui voglio molto bene e che con me in questi anni ha avuto sacrosanta pazienza (sono una studente un po’ monella) … volevo riflettere su un altro aspetto.

Ho creato questo fuoriporta divertendomi un sacco perchè i materiali sono belli, colorati perchè si potevano applicare cose diverse ed usare il free motion (che per chi non cuce non significa nulla ma è una specie di free stile della macchina da cucire). Ho fatto gli yoyo ho incollato, legato, abbinato stoffe e colori perchè volevo avere un fuoriporta che rispecchiasse me e dicesse davvero BENVENUTO ai mie ospiti ….ma anche a chi passa scendendo dalle scale (in effetti non è un fuoriporta di quelli minimal…ma chi mi conosce sa bene che io e minimal nella stessa frase possiamo starci solo se si parla di sport .) ).

Ma quanto è bello arrivare in un posto e sentirsi dire benvenuto/a/i è un po’ come un abbraccio intangibile …ci si sente accolti, attesi, accettati inclusi. Io voglio che chi entri in casa mia si senta così: benvenuto così com’è, con quello che si porta dietro nel faticoso viaggio.

Ma quanto sarebbe figo nelle relazioni attaccarsi un’etichetta con scritto benvenuto: benvenuto nella nostra relazione, nel nostro spazio, nel mio mondo, nei miei pensieri sii premuroso ed attento nel mio spazio che ti sta dando emotivamente ristoro . No? Benvenuto è un qualcosa che apre che accoglie, un rimando all’ospitalità che ristora (pensiamo alle nostre nonne) chissà magari un giorno me la farò quell’etichetta così solo per essere più esplicita.

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LA FELICITA’ ….

Ancora storie di donne in questo libro. Anche questo scelto grazie ai suggerimenti di Elena Giorgi (la lettrice geniale) e agli sconti ebook kindle di qualche tempo fa.

Protagoniste due giovani donne Anna e Lena , la prima italiana la seconda bielorussa; unite dal progetto Cernobyl quasi per caso diventano amiche per la vita per scelta. Anna è figlia unica di due genitori che si amano e che la amano, vive e cresce nel benessere e nel sostegno amorevole dei suoi. Lena ha un fratello più piccolo disabile, di cui si deve occupare (d’altronde nacque proprio per questo…) un fratello più grande cattivo che spesso la picchia ed una nonna che invece la ama ed accudisce per quanto le scarse condizioni economiche le permettono.

Due vite molto diverse due storie che viaggiano su binari vicini grazie all’amore che le lega ma di certo due donne diverse per carattere e lontane nelle scelte. Lena vive in Bielorussia ed ha studiato per fare il procuratore, Anna vive a Parigi e si occupa di sviluppo internazionale: il suo obiettivo è redimere la Bielorussia che tanto ama.

emozioni

Nella storia si raccontano le due famiglie…. il loro legame e la loro crescita vicina nonostante la lontananza logistica; sarà la malattia di una delle protagoniste a dare il la a tutto il racconto che, attraverso le emozioni dell’amore e dell’amicizia permette al lettore di esplorare dolorose stanze del proprio cuore. Un libro da leggere muniti di fazzoletti ma assolutamente da leggere e da regalare, un libro che raccontando paesaggi naturali mozzafiato ci accompagna in un viaggio interiore davvero arricchente.

fa per te se:

  • ami i libri che raccontano l’amicizia
  • ami i libri sentimentali
  • non ti vergogni di usare i fazzoletti in pubblico
  • ti appassionano i romanzi che raccontano le famiglie

non fa per te se:

  • non ami i libri che esplorano le emozioni
  • non hai voglia di piangere
  • ti scocciano le storie di amicizia
  • sei un po’ Grinch

Non sto a raccontarvi i dettagli della storia, che mi ha commosso un sacco, perché non voglio togliere la sorpresa anche della più piccola scoperta, di certo vi esorto a comprare questo gioiello scritto da questa bravissima scrittrice italiana.