Anche questo libro è edito Keller, anche questo è scritto da una donna; la tedesca Mariana Leky. Mi è stato suggerito dal gruppo di lettura, probabilmente non lo avrei mai scelto di mio …. quasi sicuramente lo avrei abbandonato alla ventesima pagina e avrei fatto un grandissimo errore.
Questo romanzo racconta la storia di una famiglia e di una comunità …e della comunità che diventa famiglia, unisce una scrittura fluida e a volte originale con sentimenti antichi ma anche storie moderne che a volte possono sembrare frammentate. Abbiamo la vecchia Selma che ogni volta che sogna un opaki muore qualcuno; ha un figlio che gira il mondo per cercare se stesso e ha lasciato alla madre il suo cane. C’è Luise che è la nipote, lavora in una libreria dove il libraio sembra non sopportarla e che cerca l’amore trovandolo per caso in un monaco tibetano o forse no? C’è l’ottico, da sempre innamorato di Selma che aiuta sempre tutti e la stramba vicina Marlies che si comporta con tutti in modo scontroso.

C’è la storia dell’amicizia tra Luise e Martin che si interrompe per un brutto scherzo del destino … c’è dell’amore familiare e dell’amore e di morte. Seguire i personaggi è a volte un esercizio di slalom, emergono le emozioni più disparate a volte sembra di guardare la famiglia attraverso un caleidoscopio…. emergono colori emozioni e sensazioni intense e disparate.
Fa per te se:
- ami le storie di famiglie
- ti piace la scrittura moderna
- ami le storie empatiche
- ti piacciono i personaggi strambi
Non fa per te se:
- sei allergic* alle saghe familiari
- ti dimentichi i nomi dei personaggi
- sei allergico alla scrittura moderna
- non piacciono le storie melense
- non ami i flash back
Inutile dire che io l’ho adorato …a volte mi sembrava di essere in un sogno, all’ultima pagina avrei voluto essere adottata da quella famiglia ; andare a vivere con Luise abbracciarla forte per la perdita del suo amico e di Selma. Ho amato ttti i personaggi e ancora di più il modo in cui sono stati raccontati.