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LIBRO 13/20

Stasera sono caduta …ma non caduta tipo semplice…no cari miei caduta cinematografica con tanto di scivolata con arto inferiore incastrato nel cesto portabiancheria vuoto…. la mia goffaggine è davvero incredibile; ringrazio madre natura di avermi fatto coibentata …con airbag di serie e tendenzialmente rimbalzante…detto ciò prima ho fatto le scale coi lacrimoni domani potrei non essere al top …tutta colpa di una attimo di smania verso le pulizie domestiche.

una bella sorpresa

Veniamo però a noi …questo piccolo incidente mi ha dato la possibilità di finire un libro iniziato venerdì sera cioè “Le assaggiatrici”. Non è certo una nuova uscita, l’ho infatti comprato in offerta Feltrinelli tipo due libri a 9.99 e mi ricordavo delle belle recensioni sui profili di alcune bookinfluencer che seguo. Insomma l’ho preso anche se io non sono molto attratta dai romanzi ambientati nel periodo nazzista….non lo so li trovo sempre troppo toccanti alla fine li sogno e non è un bel sognare (quasi rimpiango is ogni post Stephen king).

Il romanzo è interamente incentrato sulla storia di Rosa Sauer che viene reclutata con altre donne a fare l’assaggiatrice del cibo del Furer prima che lo debba mangiare lui. il romanzo si svolge raccontando le storie di alcune ragazze del gruppo che diventano “amiche”. Il testo da moltissimi richiami di riflessione morale cos’è giusto e sbagliato quando si deve sopravvivere? esiste l’amicizia nella coercizione? e l’amore? Una storia davvero ricca e che ti tiene incollato per tutto il libro, scritto bene …non mi è troppo piaciuto il finale ma forse è perchè non avrei voluto finisse ancora. Gli uomini sono ovviamente presenti nel racconto ma si può dire che siano comunque una presenza marginale quasi di contorno …un romanzo femminista? non saprei non amo particolarmente le etichette …di certo un buon libro da tenere nella libreria di casa.

Fa per te se:

  • ami i romanzi ambientati in periodo bellico
  • sei appassionato della storia nazista
  • ami i romanzi femminili
  • ti piace farti domande ed elucubrazioni di natura morale
  • ti piacciono i finali a metà

Non fa per te se:

  • odi i finali a metà
  • non ti piace sentire lo stomaco contorcersi per le ingiustizie
  • preferisci i romanzi che non ti fanno domande
  • ritieni di saperne già troppo

Ecco in questo caso il libro non l’ho scelto per la copertina, anche perchè devo dire che la trovo parecchio inquietante.

Auguro a tutti una buona settimana …vi farò sapere se domani scenderò le scale o calerò una corda dal poggiolo.

Senza categoria

oggi inizio una settimana di ferie prima di gettarmi nel torrido agosto cittadino, lo dico per avvisare chi abbia dei piani, è risaputo che quando io sono in ferie il tempo di guasta definizione popolare del concetto di inizia il maltempo).

Ho passato un paio di settimane nella nuova casa Torino e ci sto davvero benissimo, ha le dimensioni giuste ed è inserta in una zona della città che trovo estremamente gradevole … aperta con un sacco di servizi e il venticello sempre presente (almeno fino all’ora di andare a letto…lì calma piatta e ventilatore a manetta). Ho girovagato alla ricerca di botteghe e servizi che secondo me sono indispensabile e ho trovato nascosto in una viuzza un negozio di formaggi pugliesi….potrebbero nascere nuove necessità.

Non mi rendevo davvero conto di quanto questo tempo passato a far incastrare orari di treno metro e bus mi creasse disagio e stress, me ne sono accorta ieri ….salendo in treno; non mi mancava:

l’eccessiva aria condizionata che ti fa venire i crampi da colica

le persone che non sono in grado di indossare la mascherina nei luoghi chiusi nonostante le chiare indicazioni del disco

le persone che si levano la mascherina per parlare al telefono e parlano per tutta la durata del viaggio …se i figli hanno mangiato, se sono con la loro fidanzata, melgio prenotare la cena che abbiamo un cucciolo nuovo e non ci fidiamo a venire …ma a me cosa diamine me me può fregare? nulla ma mi infastidisce questa diffusione di inutili onde sonore

il ritardo, su 45 minuti di viaggio vuoi non farne 10 di ritardo che poi insomma è quasi equivalente alla puntualità mica siamo in Svizzera

in dieci anni di viaggio ho mollato a Trentalia 8500 euro circa …me ne hanno restituito 30 un anno per il ricorso ritardi ….dieci anni in cui mi sono successe ogni tipo di avventure compreso l’incidente con un auto bloccata su binari ….con la generazione di 5 ore di ritardo …. un’esperienza assurda che mi fa dire: non siamo pronti a fare i pendolari …le strutture non ce lo permettono. Tutti parlano di essere green e spesso si spostano in auto per tutto: io odio guidare cerco di farlo il meno possibile ..ora qalmeno riesco a far tornare tutti i conti.

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NUOVA CASA

è da tanto che volevo scrivere questo post, ma per scaramanzia ho aspettato. Il vero regalo per i miei quarant’anni è stata una casa…con relativo mutuo a seguito. Lavorare a Torino e viaggiare era diventato pesante come pure svegliarsi al mattino alle 6 per entrare in servizio alle 9. Alla fine in dieci anni di vita pinerolese non sono riuscita a radicarmi, a parte le ragazze del mondo creativo non sono riuscita ad agganciare nuovi amici e mi sento sostanzialmente sola e stanca. Mio marito è occupatissimo con un lavoro che non ha regolarità nè orari e neppure domeniche e quindi spesso passo la domenica da sola….il che va anche bene ma se è l’unica scelta dopo un po’ pesa.

Con il salto nel nuovo decennio ho fatto parecchi bilanci e ho preso la decisione di prendere un piccolo bilocale a Torino che mi permetta di arrivare a piedi al lavoro e a fare la spesa, con un bar sotto casa e le persone che amo ad un tiro di schioppo.

nuovi inizi

Sono stati mesi difficili perchè la proposta d’acquisto l’ho fatta a fine novembre …il compromesso a fine gennaio e poi? Poi COVID e totale incapacità di comunicazione dell’agenzia immobiliare hanno fatto il resto. Comprare casa è sicuramente dispendioso, ma aver a che fare con tutti gli attori dello scambio l’ho trovato davvero deleterio per i miei neuroni. La scusa della giovane età non dovrebbe reggere data l’elevata quantità di soldi che ruotano attorno a queste transizioni. Ma alla fine tutto è finito bene e ora posso dire HO UNA CASA A TORINO dove poter esprimere la parte di me che sgambetta qui a Cantalupa. Raggiungo in fretta il lavoro e anche mia sorella ho tutte i confort vicino e un sacco di attività da scoprire. Sono felice e soddisfatta perchè crescere significa anche questo essere presenti alle proprie scelte e farle con il pensiero rivolto alla felicità personale perchè solo così potremo portare nel mondo gioia ed entusiasmo.

Ovviamente come ogni inizio ci sono un sacco di emozioni contraddittorie …gioia ma anche ansia per la burocrazia…il tempo personale cambia e mi accorgo di quanto stress fosse diventato abitudine …. e ora gambe in spalla a preparare scatoloni

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LIBRO 12/20

Rifletto sul fatto che, se l’atman è dentro di noi, ognuno deve scovare in sè la propria scintilla di energia divina.”

Ho comprato questo libro nel 2015 alla Feltrinelli di Porta Nuova, classico posto dove passo quando le Ferrovie dello Stato mi donano margini di ritardo piuttosto ampi. l’ho comprato perchè mi ha subito preso la copertina, colorata e con una grfica accattivante, il titolo poi “le infradito di Buddha” mi ha fatto subito sorridere e mi ha attirato a leggere la quarta di copertina. Risultato: è finito direttamente in cassa con me e probabilmente con qualche matita colorata arraffata senza resistere alla tentazione vicino alla cassiera.

Certo ci ho messo 5 anni a leggerlo …credo che alcuni libri li riusciamo a leggere solo quando sono pronti oppure semplicemente siamo ingordi e ci dimentichiamo di quello che abbiamo ancora da finire. Le ragioni non mi interessano, sono davvero contenta di averlo comprato e letto.

la ricerca del Sè

L’autore è Zap Mangusta noto personaggio radiofonico di RMC, o almeno noto per chi segue la radio…non certo per me; ho scoperto dopo chi fosse.

Il libro è lungo 335 pagine ed è pure scritto con un carattere 12 e fitto fitto; racconta del viaggio sulle montagne Himalayane di Zap con un gruppo di sconosciuti che hanno tutti il desiderio di trovare, lassù sul tetto del mondo alcune risposte a delle domande personali. C’è, quindi, nel libro il racconto di questo gruppo che procede sia fisicamente che spiritualmente verso la vetta con l’aiuto degli sherpa ma ad ogni tappa l’autore racconta di un personaggio della filosofia o religione indiana. Bellissime le descrizioni dei paesaggi, ho trovato però davvero ben enunciati i principi filosofici di questa cultura: lo stile colloquiale …un po’ socratico rimane davvero fissato nella mente.

Fa per te se:

  • sei un po’ in fissa con il pensiero orientale
  • stai seguendo dei percorsi di crescita personale che si basano sui principi della filosofia orientale
  • sei curioso di conoscere un po’ meglio un pensiero antichissimo
  • ti piacciono i racconti
  • ami la filosofia non pomposamente accademica
  • ti piace evidenziare frasi da ricordare
  • ti piacciono le pillole di ….

Non fa per te se:

  • detesti i libri che decollano lentamente
  • ti annoi a leggere dell’umano pensiero
  • ritieni che la filosofia debba essere letta solo su libri accademici
  • pensi che il pensiero orientale sia noioso
  • odi i libri lunghi
  • sei un fanatico dell’approfondimento

Insomma un libro che a me è davvero piaciuto perché mi ha fatto venir voglia di leggere molto altro su questo argomento, d’altronde a cosa servono i libri se non a far venir voglia di leggerne altri?