Oggi sono stata ad un corso di formazione… noi infermeir (come gli altri operatori del mondo sanitario) dobbiamo conseguire dei simpatici crediti formativi ogni anno (50 per l’esattezza): c’è chi parla di buisness, chi li sostiene strenuamente come evidenza dell’aggiornamento continuo e testimonianza di crescita professionale e chi come me li sceglie in base all’interesse reale e alla possibilità di divertirsi e star bene.
Insomma stamattina arrivo li un po contro voglia …al lavoro avevo un sacco di cose da fare, mi spiace aver lasciato i colleghi in difficoltà e poi pensavo … questo argomento l’ho già masticato in qualsiasi menu.
Invece sono arrivata li e dopo un inizio difficoltoso ho carburato e ho conoscito delle simpatiche colleghe … eravamo circa 14 persone ho parlato approfonditamente con le compagne di banco (3) e con un’altra mentre aspettavamo la metro … con gli altri non ci sono stati scambi … e su 4 persone con 3 avevamo 1 conoscenza in comune (almeno una ) e vi assicuro io queste persone non le avevo mai viste neppure nei reparti o in qualche altro corso… mi è quindi venuta in mente la canzone della Michelin che io adoro “Nessun grado di separazione”
copio da un’altro sito
ora si potrà pensare che io abbia fumato cilum di dimensioni colossali invece vi stupirò NO.. ho pensato a tutte queste cose perchè spesso noi ci rintaniamo in noi stessi, a casa oppure a guardarci l’ombelico correndo come ossessi dietro ad appuntamenti mancati o peggio a persone che non ci meritano tenendo chiuse le porte alla possibilità di incontrare persone che potrebbero angaciare la nostra vita portandoci un po’ di luce o anche solo un po’ di aria fresca.. ecco tutto qui.
Se ci arrendiamo e parlaimo con gli altri ci accorceremo di quanto le distanze di ridurrebbero… e detto questo vi lascio alla sua bellisisma voce e io vado a fare uncientto
Ciao Monia! complimenti per il tuo nuovo blog!!! è vero che a volte ci chiudiamo in noi stessi io per esempio lavoro da casa e non esco quasi mai…perciò mio marito ed io facciamo in modo di andare alle attività della classe di mio figlio per conoscere al meno altri genitori per che ce ne siamo accorti che eravamo rimasti senza amici…un abbraccio!!!
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Quando vivevo a Madrid e non avevo amici i primi tempi, andavo a gironzolare in centro sorridendo apposta. Alcune persone mi hanno sorriso a loro volta, altre si sono fermate a parlare con me chiedendomi perché stessi sorridendo. Come fosse una cosa strana. Credi che mi avrebbero fermata se avessi avuto un broncio? Mi sa di no, mi è capitato di andare in giro visibilmente triste o contrariata ma mai nessuno mi ha chiesto il perché…
Ecco, credo che un gesto di apertura non sia dato per scontato quanto uno di chiusura. E quante belle amicizie ho fatto, poi, a Madrid!!!
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